In Italia, solo nel 2019, il patrimonio immobiliare all’asta si è svalutato di 3,4 miliardi di euro a fronte di un valore complessivo pari a 18 miliardi di euro e 160.594 immobili in totale. È quanto emerge dallo Scenario aste immobiliari 2019.
Con l’analisi dello Scenario aste immobiliari 2019, voglio analizzare, valutare e dare un contesto preciso al portafoglio immobiliare presente in Italia.
Sono stati 160.594 i lotti (prevalentemente singoli immobili o complessi immobiliari venduti in blocco) messi all’asta nel corso del 2019. Un dato che va ben distinto da quello relativo al numero complessivo di aste avvenute in Italia, intese come esperimenti di vendita di lotti, che ammonta a 254.649.
Per quel che riguarda i 160.594 lotti all’asta, si evince che il 56% sono residenziali, il 34% non residenziali e il 10% sono terreni. Nello specifico, con riferimento alle motivazioni della messa in vendita all’asta, il 76% dei lotti è coinvolto in procedure esecutive, il 22% in procedure concorsuali (fallimenti e concordati preventivi) e il 2% arriva da altre procedure di liquidazione.
Infine, nel 2019 il 59% dei lotti è andato in asta una singola volta, sintomo di una complessiva lentezza delle procedure di vendita. Queste prevedono infatti, in caso di mancata vendita del lotto, che quest’ultimo venga rimesso all’asta a un prezzo svalutato ulteriormente rispetto al suo valore effettivo e solo dopo che sia trascorso un periodo minimo di sei mesi.
Nel corso del 2019, a fronte del valore complessivo di 18 miliardi di euro (considerando l’offerta minima) a cui i lotti sono stati posti in vendita, la svalutazione del valore degli immobili dovuta alle aste deserte è stata complessivamente di 3,4 miliardi di euro. Scendendo nel dettaglio, la svalutazione media di un lotto posto più volte in asta è stata del 29%.
Le cause di questo fenomeno sono da rinvenirsi soprattutto nella scarsa partecipazione alle aste immobiliari, ammantate ancora da un pesante velo di scetticismo da parte dei potenziali compratori, che faticano a considerare questo genere di acquisto come una valida alternativa offerta dal mercato immobiliare.
“Seppur meno rispetto al passato, ancora oggi permane questa diffidenza nei confronti delle aste immobiliari, causata sicuramente da un sistema burocratico e poco accessibile che non invoglia, bensì respinge, potenziali acquirenti a causa delle sue procedure ostiche”.
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