Passa ai contenuti principali

Emergenza coronavirus, cosa succede agli affitti degli studenti fuorisede?




La regione Sicilia ha istituito un fondo ad hoc

Continua l’incertezza riguardo gli affitti degli inquilini italiani durante l’emergenza coronavirus. Ma oltre alle famiglie, e ai locatari di immobili commerciali, un’altra categoria in particolare sofferenza è quella degli studenti. Vediamo la situazione dei fuorisede.
Al contrario di quanto previsto per le attività commerciali (credito d’imposta del 60% relativo al mese di marzo 2020 per immobili della categoria catastale C/1), allo stato attuale non sono state prese misure per venire incontro agli studenti fuorisede che, malgrado la sospensione delle attività didattiche, si trovano quindi nella scomoda situazione di dover continuare a pagare il canone d’affitto, a meno di altri accordi con il proprietario.
Va ricordato che il contratto che regola gli affitti per studenti universitari fuorisede (legge 431/1998 sugli affitti per uso abitativo) prevede un modello standard, con durata che varia da un minimo di 6 ad un massimo di 36 mesi (con cauzione massima di 3 mesi). L’intestatario di tali contratti può essere lo studente stesso o un genitore. Come per tutti i contratti di locazione, l'inquilino è tenuto a farsi carico delle spese condominiali ordinarie e di tutte le utenze. Mentre per la disdetta anticipata il preavviso massimo è di 3 mesi.
Difficile, quindi, allo stato attuale, liberarsi dai vincoli in mancanza di un intervento legislativo che regoli i contratti di affitto per studenti fuorisede durante l’emergenza coronavirus. L’opzione migliore, quindi, è sempre quella di contattare il proprietario e cercare un accordo viste le circostanze considerato anche il fatto che difficilmente l’anno accademico riprenderà in maniera “classica”, tutto lascia presagire che si proseguirà con lezioni, esami e sessioni di laurea online.
Fa eccezione, però, la regione Sicilia che si è mossa per aiutare in maniera tangibile i giovani siciliani che studiano nelle altre regioni d’Italia. Il governatore Musumeci, infatti, ha stanziato un fondo per supportare le spese degli universitari più in difficoltà, iscritti sia in atenei italiani che esteri. Si tratta di 7 milioni di euro a sostegno degli universitari siciliani fuorisede come contributo alloggio.
In particolare, 4 milioni andranno agli studenti iscritti in atenei fuori dal territorio siciliano, compresi quelli all’estero: 800 euro a studente, qualora abbia mantenuto la permanenza in quelle sedi dal 31 gennaio fino a oggi. I destinatari dovranno risultare regolarmente iscritti all’anno accademico 2019/2020, appartenere a un nucleo familiare con un reddito certificato Isee non superiore ai 23mila euro annui e non dovranno godere di altri sostegni economici erogati per gli stessi fini.
Per gli studenti fuorisede, ma residenti in Sicilia, verranno invece stanziati 3 milioni di euro. Risulteranno beneficiari coloro che hanno richiesto il contributo alloggio all’ERSU, Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario, per l’anno di studi in corso, e siano risultati idonei ma non assegnatari dell’agevolazione. Sulla stessa linea sembra orientata a muoversi anche la regione Toscana.

Commenti

Post popolari in questo blog

Registrazione Preliminari: il nuovo metodo per registrare velocemente e in modo sicuro

La registrazione dei preliminari di compravendita e delle proposte d’acquisto è tra i principali compiti per l’Agente Immobiliare. I mediatori, infatti, sono obbligati a registrare i compromessi entro 20 giorni dalla sottoscrizione e il mancato adempimento può comportare conseguenze gravi. Il pericolo di sanzioni o accertamenti è sempre dietro l’angolo. Come ben sanno i Professionisti del settore, il processo di registrazione non è affatto rapido e neppure automatico: si perde molto tempo nel produrre le pratiche e agli sportelli; in più occorre essere scrupolosi con la documentazione e il versamento delle imposte per evitare rifiuti o -peggio- multe. Da anni gli Agenti Immobiliari chiedevano un metodo per standardizzare e rendere veloce la procedura di registrazione dei preliminari. Purtroppo le richieste non hanno mai avuto risposta. Ma da oggi, grazie a Regold, registrare i compromessi sarà possibile con un sistema online. Regold, società all’avanguardia nei servizi per

Vendita con riserva di proprietà, chi paga le spese condominiali?

In caso di vendita con la formula di riserva di proprietà, a chi spetta il pagamento delle spese condominiali?  La vendita con riserva di proprietà è disciplinata dagli artt. 1523-1526 c.c.: in particolare, la prima di queste norme, che definisce in generale l'istituto, recita: "nella vendita a rate con riserva della proprietà, il compratore acquista la proprietà della cosa col pagamento dell'ultima rata di prezzo, ma assume i rischi dal momento della consegna". Qui per rischi s'intendono quelli connessi al perimento del bene. Sebbene la norma fosse stata pensata in relazione ai beni mobili, non c'è dubbio che essa sia pacificamente applicabile anche in relazione alla compravendita immobiliare. È stato detto che chi acquista il bene immobile mediante vendita con riserva di proprietà diviene titolare di un diritto reale sui generis, "che si sostanzierebbe nel potere di usare la cosa e di detenerla sia nell'interesse proprio che in quello del vendi

Donazione immobile, i problemi che possono nascere e come tutelarsi

quali sono i  problemi legati a una donazione immobiliare  e come fare per tutelarsi. L'azione di riduzione e restituzione di una donazione I legittimari del donante - siano essi il coniuge o i discendenti in linea retta - possono esperire nei confronti del immobile donato una duplice azione. La prima, spiega il notaio Rubertelli, " un'azione di riduzione  con cui il legittimario si fa dichiarare con una sentenza dal giudice che effettivamente quella donazione è stata lesiva dei suoi diritti; la seconda,  è l'azione legale restitutoria,  con cui il legittimario leso potrà andare a riprendersi quel bene, dal patrimonio del donatario o dal patrimonio di chi ha comprato quel bene, qualora fosse stato venduto". Da qui le perplessità di chi deve comprare un immobile oggetto di donazione. I rischi non sono sempre totali, ma dipendono da una serie di variabili, di tipo familiare o di tipo temporale. Familiare, perché, ad esempio, la donazione fatta da un soggetto