Passa ai contenuti principali

Mutui prima casa, Consap conferma il Fondo di Garanzia

Fondo di Garanzia Consap 2019 / Gtres

Cosa è il Fondo di garanzia prima casa? Vediamo insieme come funziona e se verrà rinnovato anche nel 2020.

Cos'è il Fondo di Garanzia Prima Casa
Grazie al Fondo di garanzia prima casa, le famiglie che non possono permettersi di acquistare casa con un mutuo per mancanza di garanzie riescono ad avere accesso al credito. Il Fondo è infatti una iniziativa con la quale lo Stato garantisce il capitale preso in prestito al 50%, sopperendo alle mancanze degli aspiranti mutuatari che magari, per giovane età o per scarsa stabilità lavorativa, non potrebbero farlo altrimenti.
Il Fondo è gestito da Consap (la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) a partire dalla sua istituzione nel 2014, e dà, come si diceva, accesso ad un prestito per l’acquisto, ma anche alla ristrutturazione di casa e al suo efficientamento energetico anche a coloro che sono privi di determinate garanzie, segnatamente giovani, giovani coppie, lavoratori precari.
Il Fondo è sempre stato confermato dal Mef; nel 2019 il dubbio si era creato relativamente alla sua riattivazione data la scarsità di fondi. Se per quest’anno il Fondo è stato rifinanziato con 100 milioni di euro, anche nel 2020 (almeno per la sua prima parte) dovrebbe essere così. Secondo quanto riportato sul sito Consap infatti, “In considerazione del trend attuale delle domande di accesso al Fondo, … l’iniziativa proseguirà presumibilmente per tutto il primo semestre 2020, fino ad esaurimento delle disponibilità, salvo eventuali rifinanziamenti”.
Insomma non c’è un rifinanziamento, ma quanto attualmente a disposizione del Fondo servirà a tenerlo attivo per alcuni mesi ancora.
Come accedere al Fondo di Garanzia Prima Casa
Come fare, quindi, per ottenere l’accesso al Fondo di Graanzia prima casa? Innanzitutto occorre avere dei requisiti:
  • Non bisogna essere proprietari di altri immobili “prima casa” acquistati con le relative agevolazioni;
  • L’immobile acquistato deve essere adibito ad uso abitativo, ubicato in territorio italiano e non essere accatastato come edificio di lusso;
  • L’importo non deve eccedere i 250 mila euro.
Tassi di interesse del Fondo di Garanzia
Per il fondo di Garanzia Consap “è previsto un tasso calmierato del finanziamento”, tale per cui “il TEG (tasso effettivo globale) non deve essere superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM)”.
“In questo momento”, secondo quanto rilevato da Stefano Tempera di Cercamutuo.com, “chi ha la necessità di richiedere un finanziamento che copra l’intero prezzo dell’immobile e si rivolge al Fondo di Garanzia può ottenere un tasso poco sotto al 3% per un mutuo variabile e di poco superiore per un mutuo fisso”. Il tutto confrontato con il fatto che un mutuo “normale”, a dicembre, presenta tassi dello 0,30% per i mutui variabili e 0,70% per i mutui fissi, all’incirca.
Chi ha diritto al Fondo Consap
Chi può accedere al Fondo Consap? Possono accedere tutti, ma in particolare le seguenti categorie:
  • giovani coppie (almeno uno dei due componenti non deve aver superato i 35 anni di età);
  • nuclei familiari composti da un solo genitore con almeno un figlio minore;
  • under 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico (contratto a tempo determinato, stagionali, part time);
  • conduttori di alloggi di case popolari.
Come fare domanda per il Fondo di Garanzia prima casa
Come fare domanda per il Fondo Consap? La domanda per il Fondo di garanzia va fatta presentando la richiesta direttamente presso l’istituto di credito, qualora aderente all’iniziativa e qualora disponibile a concedere il finanziamento. L’elenco delle banche aderenti è disponibile sul sito Abi, mentre la modulistica per la richiesta è disponibile sul sito Consap.

Vuoi ricevere le news direttamente via mail? Iscriviti da qui

Commenti

Post popolari in questo blog

Registrazione Preliminari: il nuovo metodo per registrare velocemente e in modo sicuro

La registrazione dei preliminari di compravendita e delle proposte d’acquisto è tra i principali compiti per l’Agente Immobiliare. I mediatori, infatti, sono obbligati a registrare i compromessi entro 20 giorni dalla sottoscrizione e il mancato adempimento può comportare conseguenze gravi. Il pericolo di sanzioni o accertamenti è sempre dietro l’angolo. Come ben sanno i Professionisti del settore, il processo di registrazione non è affatto rapido e neppure automatico: si perde molto tempo nel produrre le pratiche e agli sportelli; in più occorre essere scrupolosi con la documentazione e il versamento delle imposte per evitare rifiuti o -peggio- multe. Da anni gli Agenti Immobiliari chiedevano un metodo per standardizzare e rendere veloce la procedura di registrazione dei preliminari. Purtroppo le richieste non hanno mai avuto risposta. Ma da oggi, grazie a Regold, registrare i compromessi sarà possibile con un sistema online. Regold, società all’avanguardia nei servizi per

Vendita con riserva di proprietà, chi paga le spese condominiali?

In caso di vendita con la formula di riserva di proprietà, a chi spetta il pagamento delle spese condominiali?  La vendita con riserva di proprietà è disciplinata dagli artt. 1523-1526 c.c.: in particolare, la prima di queste norme, che definisce in generale l'istituto, recita: "nella vendita a rate con riserva della proprietà, il compratore acquista la proprietà della cosa col pagamento dell'ultima rata di prezzo, ma assume i rischi dal momento della consegna". Qui per rischi s'intendono quelli connessi al perimento del bene. Sebbene la norma fosse stata pensata in relazione ai beni mobili, non c'è dubbio che essa sia pacificamente applicabile anche in relazione alla compravendita immobiliare. È stato detto che chi acquista il bene immobile mediante vendita con riserva di proprietà diviene titolare di un diritto reale sui generis, "che si sostanzierebbe nel potere di usare la cosa e di detenerla sia nell'interesse proprio che in quello del vendi

Donazione immobile, i problemi che possono nascere e come tutelarsi

quali sono i  problemi legati a una donazione immobiliare  e come fare per tutelarsi. L'azione di riduzione e restituzione di una donazione I legittimari del donante - siano essi il coniuge o i discendenti in linea retta - possono esperire nei confronti del immobile donato una duplice azione. La prima, spiega il notaio Rubertelli, " un'azione di riduzione  con cui il legittimario si fa dichiarare con una sentenza dal giudice che effettivamente quella donazione è stata lesiva dei suoi diritti; la seconda,  è l'azione legale restitutoria,  con cui il legittimario leso potrà andare a riprendersi quel bene, dal patrimonio del donatario o dal patrimonio di chi ha comprato quel bene, qualora fosse stato venduto". Da qui le perplessità di chi deve comprare un immobile oggetto di donazione. I rischi non sono sempre totali, ma dipendono da una serie di variabili, di tipo familiare o di tipo temporale. Familiare, perché, ad esempio, la donazione fatta da un soggetto