Con la sentenza 775/19 della prima sezione del Tar Liguria è stata fatta chiarezza in merito alle sanzioni per un immobile abusivo. Vediamo quanto spiegato.
Secondo quanto disposto dalla sentenza del Tar Liguria, nel caso in cui il Comune rilevi opere abusive nell’immobile viene comminata una multa pari al doppio dell’incremento di valore realizzato in seguito alla violazione della normativa edilizia e urbanistica.
Non solo. Il proprietario deve pagare anche se il notaio non ha rilevato irregolarità al momento di stipulare l’atto di acquisto del cespite. Come evidenziato, infatti, “l’attività compiuta dall’ufficiale rogante, infatti, non esclude il potere di accertamento dell’amministrazione, che può essere esercitato anche anni dopo il compimento degli interventi realizzati senza il titolo edilizio”.
Nel caso in esame, il proprietario dell’immobile è stato condannato a pagare all’ente locale una sanzione in quanto i lavori non autorizzati hanno incrementato il valore dell’immobile in questione, almeno secondo quanto stimato dall’Agenzia delle Entrate.
Rilevare il fatto che il notaio non abbia individuato alcuna difformità edilizia o urbanistica al momento del rogito non è servito a nulla. Secondo quanto evidenziato, “l’attività del professionista non interferisce con i poteri del Comune, che non sono soggetti ad alcun termine di decadenza. E ciò perché sanzionare gli abusi edilizi costituisce un atto dovuto e vincolato alla ricognizione dei presupposti”.
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